Verona in Paradiso
Seguendo Dante: i luoghi dei 7 anni del Sommo a Verona
Da piazza dei Signori puoi procedere lungo un percorso che ti porterà, seguendo la presenza di Dante a Verona, a scoprire alcuni dei luoghi più interessanti e meno conosciuti della città.
Dalla statua di Dante di fronte a Lords of Verona, prosegui sulla sinistra fino alle Arche Scaligere. All’interno del recinto in ferro battuto con gli stemmi di famiglia raffiguranti una scala, puoi vedere il sarcofago di Bartolomeo, il primo a dare ospitalità al poeta. Vi è scolpito l’emblema di Bartolomeo, uno scudo con la scala sormontato da un’aquila, proprio come descritto da Dante nel diciassettesimo canto del Paradiso.
All’interno dell’arca monumentale inserita nel muro della chiesa di Santa Maria Antica riposa invece Cangrande. Dopo Bartolomeo diede protezione al poeta che per ringraziarlo gli dedicò il Paradiso.
Dietro le Arche Scaligere c’è la casa dei Montecchi, di cui Dante parla, assieme ai Cappelletti, nel VI canto del Purgatorio riguardo le lotte tra guelfi e ghibellini. Secondo molti è un indizio che la storia di Romeo e Giulietta non è solo una leggenda.
Ora gira a sinistra e quando arrivi in corso Sant’Anastasia gira a destra verso la grande chiesa. L’ultimo edificio del corso sulla destra è dove visse Dante nel periodo veronese. Si possono ancora intravedere parti del muro trecentesco sotto i rifacimenti posteriori.
Ora gira a sinistra, e prosegui verso il Duomo. Guardando la facciata della cattedrale di Verona, entra nel piccolo arco che si apre sulla sinistra. Ti troverai di fronte alla chiesa di Sant’Elena, dove nel 1320 Dante tenne la sua conferenza, la “Quaestio de aqua et terra”. Sul lato opposto c’è il suggestivo chiostro della biblioteca Capitolare, la più antica del mondo tuttora in attività. La prima testimonianza certa della sua esistenza è del 517 d.C. Oltre a straordinari manoscritti risalenti addirittura all’epoca romana, vi è conservata la più antica testimonianza scritta in lingua volgare italiana: l’indovinello veronese.