Piazza dei Signori
La più bella e desiderata di Verona, intreccio unico di arte, leggende e potere
In un paese come l’Italia, dove ogni città si sviluppa attorno a una piazza che è scrigno d’arte e storia, sarebbe difficile stilare una classifica delle piazze più belle, siamo certi tuttavia che piazza dei Signori è in corsa per il podio.
Si trova infatti nel centro di Verona, defilata quel che basta dal gran viavai di piazza delle Erbe, via Mazzini e via Cappello, per godere di una piacevole atmosfera rilassata.
Autentico museo di architettura con edifici, monumenti e statue che rappresentano duemila anni di storia, curiosità e leggende veronesi, piazza dei Signori è il vero cuore di Verona.
L’itinerario alla scoperta della piazza non può che partire quindi da qui, dal palazzo che ti ospita: Lords of Verona.
La Casa di Pietà
Nel XIV secolo dimora di Taddea da Carrara, moglie di Mastino II della Scala, signore di Verona, l’edificio nei primi anni del XV secolo, quando Verona divenne possedimento veneziano, fu destinato prima a palazzo dei Camerlenghi, poi a sede dell’istituzione caritatevole di aiuto ai bimbi meno fortunati della città. Dall’epoca, in onore del ruolo sociale assunto, il palazzo è chiamato Casa di Pietà.
Alla fine del XV scolo la Casa di Pietà venne restaurata con obiettivo creare un unicum armonioso con la Loggia del Consiglio, capolavoro rinascimentale a fianco a Lords of Verona. L’intera facciata della Casa di Pietà venne quindi dipinta da Domenico Morone, il più importante pittore veronese del XV secolo, in linea con la moda dell’epoca. Verona che infatti era nota come “Urbs picta”, città dipinta e ancora oggi molti palazzi storici infatti conservano tracce di antichi affreschi.
Nonostante nulla sia giunto fino a noi degli affreschi, cancellati dal tempo e
dai successivi rifacimenti, oggi la facciata della Casa di Pietà si presenta in
forme semplici ed eleganti. Al centro, un bassorilievo celebra i secoli della dominazione veneziana con un’allegoria: Verona, rappresentata da una donna, riposa sicura sotto la bandiera con l’iscrizione “Fide et Charitate in aeternum non deficiam”, simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia.
Palazzo della Ragione
Proprio di fronte a Lords of Verona si trova il Palazzo della Ragione, l’antico tribunale della città. È uno dei più antichi edifici pubblici d’Italia, costruito a metà del 1100. Allora era sede, oltre che del tribunale, anche del consiglio cittadino,
l’assemblea di rappresentanti delle corporazioni che eleggeva il podestà, la
più alta carica della Verona comunale.
Si tratta di un palazzo romanico, semplice ed elegante, con la caratteristica struttura a strisce di mattoni e tufo. Sulla sinistra della porta di accesso verso la piazza si può ancora vedere una delle bocche del leone, una speciale cassetta delle lettere per imbucare denunce segrete. Questa in particolare era dedicata alla segnalazione degli usurai.
Oggi Palazzo della Ragione è sede della Galleria d’Arte Moderna. Da qui si accede alla torre dei Lamberti, che con i suoi 88 metri è la costruzione più alta di Verona. Dalla sommità potrai godere un panorama sulla città antica da togliere il fiato. Niente paura, la torre dei Lamberti è dotata di comodo ascensore!
Palazzi Scaligeri
Con le spalle a Lords of Verona, a sinistra ci sono i palazzi Scaligeri.
Verso la fine del XIII secolo la città si trasformò in Signoria. Il potere passò dalle mani di un’assemblea rappresentativa, il Consiglio, in quelle di una sola famiglia: i della Scala. Essi divennero praticamente i sovrani di un piccolo regno che aveva Verona come capitale e si estendeva su buona parte del Veneto. Il fulcro di questo dominio era proprio piazza dei Signori, dove si trovavano il palazzo e gli altri edifici dei della Scala.
Cavalieri sempre in armi e armature, la loro residenza finì per assomigliare a un castello, con una semplice e austera facciata in mattoni e i merli ghibellini sulla sommità. Vi furono ospiti Dante e Giotto.
Oggi è sede della Prefettura di Verona.
Palazzo del Capitanio
Tra i palazzi Scaligeri e il palazzo della Ragione c’è il palazzo del Capitanio. Era la sede dell’autorità militare. In epoca scaligera il ruolo di capitano era sempre assegnato al signore della Scala e la sua sede fu collegata ai palazzi Scaligeri da un ponticello per rendere più comodo il passaggio tra i due.
Inizialmente anche il palazzo del Capitanio doveva assomigliare a un castello, con torri e merlature, ma la facciata venne completamente rifatta nel ‘500 in un elegante stile rinascimentale.
Scavi Scaligeri
Alcuni decenni fa, nel corso di lavori nel cortile di palazzo del Capitanio vennero ritrovati alcuni reperti archeologici. Da lì iniziò una campagna di scavo che portò alla luce parte della città romana, con strade lastricate e il sottostante sistema fognario, resti di domus patrizie con pavimenti a mosaico, successive sepolture longobarde, le fondamenta e le cantine di epoca scaligera.
Si decise di lasciare tutto dove era stato trovato e di creare un museo sotterraneo dove ammirare i reperti nel loro contesto. Gli Scavi Scaligeri sono un museo sotterraneo unico e straordinario.
Arche Scaligere
A fianco dei palazzi Scaligeri e del palazzo del Capitanio ci sono le tombe dei della Scala, veri e propri mausolei. Vengono chiamate Arche Scaligere e sono considerate uno dei monumenti più rappresentativi dello stile gotico in Italia.
Con le loro elaborate guglie e pinnacoli ricordano, anche se con dimensioni più contenute, le grandi cattedrali francesi.
Cangrande, Mastino, Cansignorio, sono i nomi singolari dei signori della Scala che governarono su Verona nel corso del 1300 e furono sepolti in questi grandiosi monumenti. Le vicende piene di intrighi degli Scaligeri, con protagonisti lotte per il potere e assassinii, sembrano uscite dalla penna di uno scrittore di libri noir.
Loggia del Consiglio
A fianco a Lords of Verona, affacciata in piazza dei Signori vi è la Loggia del Consiglio. È uno dei più raffinati ed eleganti edifici rinascimentali d’Italia, attribuita all’architetto Fra Giocondo da Verona.
Tipica loggia rinascimentale, affine ai modelli fiorentini, decorata da medaglioni e fregi di ispirazione classica, è sormontata da statue che raffigurano scrittori e poeti romani di origine veronese. Tra essi spicca Catullo, originario di Sirmione che all’epoca era parte del territorio veronese.
Domus Nova e Arco della Costa
A destra di Lords of Verona c’è invece il palazzo che, sia in epoca medievale sia durante la dominazione veneziana, fu residenza di giudici e magistrati. Si tratta di un edificio tardo rinascimentale, rimaneggiato più volte nel corso del ‘600 e ‘700. Sulla facciata compaiono statue di rettori veneti, gli amministratori nominati da Venezia per governare le città possedimenti della Serenissima Repubblica.
All’epoca non esistevano ascensori, e per facilitare gli spostamenti dei giudici da casa al tribunale, ed evitare che fossero avvicinati da chi cercava di corromperli o voleva vendetta, fu costruito un arco che collegava direttamente la Domus Nova con il Palazzo della Ragione (il tribunale). È l’arco della costa, così chiamato perché da lì penzola, appesa a un’asta di ferro, una grande costola di balena. Avvolto dal mistero è il motivo del perché sia lì. L’ipotesi più accreditata è che fosse una sorta di insegna dello speziale, antica farmacia, che si trovava proprio sotto. Un tempo, olio di balena, spermaceti, ambra grigia, tutti prodotti che derivano dai cetacei, erano utilizzati in medicina.
Le Statue
Piazza dei Signori è abbellita da statue di artisti, letterati, scienziati che hanno dato lustro a Verona nel corso dei secoli.
Girolamo Fracastoro
L’arco che collega la Loggia del Consiglio a Lords of Verona è sormontato dalla scultura di un uomo barbuto che regge un globo. È Girolamo Fracastoro, medico veronese del ‘500. Sconosciuto ai più, è stato il medico ufficiale del Concilio di Trento e nei suoi trattati ipotizzò che certe malattie fossero causate da esseri microscopici che si riproducono all’interno del corpo umano: mise così le prime basi per la patologia moderna. Noto per il grande rigore morale, quando la sua statua venne collocata sull’arco, si diffuse la diceria che se un uomo onesto vi fosse passato sotto, per lo stupore Girolamo Fracastoro avrebbe lasciato cadere il globo che tiene in mano che per ora stringe ancora saldamente.
Scipione Maffei
Appena fuori da Lords of Verona, alzati gli occhi a destra, vedrai la statua di un uomo con una folta parrucca e abiti settecenteschi. È Scipione Maffei, illuminista e intellettuale veronese. La sua collezione di epigrafi romane divenne uno dei primi musei pubblici d’Europa. I suoi studi e ricerche permisero il ritrovamento dei più antichi e preziosi manoscritti della biblioteca Capitolare, la più antica del mondo. Grazie al suo attivismo culturale venne realizzato il Teatro Filarmonico di Verona, tutt’ora in funzione.
Dante
Al centro di piazza dei Signori, proprio di fronte a Lords of Verona, si trova la statua di Dante Alighieri. Come tutti sanno Dante era originario di Firenze, ma a Verona trascorse molti anni dell’esilio, ospite degli Scaligeri. L’ultimo libro della Divina Commedia, il Paradiso, è dedicato a Cangrande della Scala, signore di Verona. La statua di Dante fu collocata nel 1866, quando ancora Verona era sotto la dominazione asburgica e provocò qualche tensione. In fondo era la statua del padre della lingua di una nazione, l’Italia, di cui Verona e il Veneto non facevano parte. Molti veronesi ancora chiamano piazza dei Signori “piazza Dante”.